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Conosciuto anche come Marzuolo o Bianchetto nell’Italia centrale dove è raccolto, il tartufo bianco primaverile è frequentemente comparato con la pregiata varietà autunnale e, avendo similarità con il suo cugino più illustre, questo tesoro primaverile ha un proprio carattere che porta ad una versatilità in cucina. Se si aggiunge il prezzo moderato come punto a suo favore e la sua disponibilità in primavera, risulterà un’opzione ovvia per chi si affaccia per la prima volta nel mondo dei tartufi, per i tradizionalisti in cerca di un tocco di varietà e per gli amanti del cibo che necessitano di tartufo tutto l’anno.

Nome botanico
Tuber Borchii

Peso medio
5-60 g / 0.2-2.5 oz

Dimensione
1-5 cm / 0.4-2 in

Habitat
Foreste di pini e larici collinari, così come le foreste a foglia larga.

Periodo di raccolta
Da Gennaio ad Aprile

Aspetto
La parte esterna è liscia, di colore chiaro, varia dal biancastro al marrone rossastro con patch irregolari di marrone scuro. La polpa è dal marrone chiaro al nocciola, intrecciata da una rete di vene bianche.

Aroma/Sapore
Profumo dolce simile al tartufo bianco autunnale pregiato, ma con toni di aglio e un forte sapore terroso.

Abbinamenti suggeriti
Finemente affettato e saltato con burro e Parmigiano, come salsa cremosa o burro al tartufo si combina con pasta, risotto, carne, pesce o asparagi. Lo si usa anche come guarnizione al pane tostato e purè di patate oppure è da provare con un risotto alla crema di piselli freschi di stagione per una vera esperienza sensoriale.